martedì 1 febbraio 2011

'Non assumere lavoratori arabi'. L'ultimo atto razzista in Israele


An-Nasira (Nazareth) - InfoPal. Fonti d'informazione israeliane hanno pubblicato una preoccupante notizia che svela come, nel Paese, i fatti di razzismo siano sempre più frequenti e violenti.
Ora i cittadini israeliani di fede ebraica chiedono - attraverso una campagna mediatica - il boicottaggio di qualunque forma di rapporto con i palestinesi in Israele (Territori palestinesi occupati nel '48, ndr), a partire dal commercio.
"Non assumere 'arabi' nei negozi israeliani" è l'ultima iniziativa lanciata da influenti gruppi in Israele.
I quartieri ultra-ortodossi sono stati invasi da volantini e manifesti contenenti l'esplicito invito a non servirsi presso commercianti gestiti o di proprietà "araba", ovvero palestinese.
"Dobbiamo impedire che i nemici di Israele entrino nelle nostre vite turbandole", si legge su alcuni di questi annunci pubblici.
La notizia è stata riportata anche dalla radio israeliana con un altro particolare; "dietro queste idee c'è una forte componente religiosa ebraica, determinante per istigare le masse di israeliani".
E, in una sorta di "caccia alle streghe", che dà luogo a inquietanti reminiscenze, alcune organizzazioni israeliane intanto, starebbero mettendo a punto delle strategie per identificare i lavoratori "arabi" nei centri commerciali da boicottare. 
Fonti: Quds Press, Pal-Info

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