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Oggi parliamo di armi mini-nucleari. Negli USA si chiamano SADMs, acronimo in inglese. Per errore, molti pensano che si tratta di SMALL ATOMIC DEMOLITIONS (munizioni di demolizione atomiche piccole). In realtà si tratta di SPECIAL ATOMIC DEMOLITIONS MUNITIONS, cioè munizioni speciali per demolizioni atomiche.
di Daniel Estulin
Il termine “mini bombe” è una terminologia popolare. In generale, si riferisce ad un carico nucleare portatile, progettato per esplodere con un potenziale distruttivo variabile, come minimo 0,010 kt (10 tonnellate di TNT), o 0,015 kt (15 tonnellate di TNT), così come 0,1 ktv(100 tonnellate di TNT) 0,2 kt, 0,3 kt, 0,4 kt, 0,5 kt, ecc fino a 1 kt (mille tonnellate di TNT). Il potenziale distruttivo è determinato dall’utente finale di forma manuale.
La prima generazione di queste mini-bombe nucleari con una resa ragionevolemente piccola- tra 2 e 5 tonnellate- fu sviluppata negli anni 50 senza motivazioni maliziose. Le primi mini-bombe nucleari furono progettate per aiutare gli ingegneri di combattimento a demolire oggetti grandi come i ponti, che erano semplicemente troppo grandi per essere demoliti con una certa quantità di esplosivi convenzionali.
Dopo, negli anni 60, è apparsa una nuova generazione di mini-nuke nelle quali si implementò un sistema di implosione.
Negli anni 70 e 80 le mini-bombe nucleari arrivano ad essere molto più piccole per l’uso di plutonio 239 al posto di uranio 235. Questo rese possibile riuscire ad ottenere un peso nella 3° generazione di mini-bombe nucleari di poco più di 6 kg e di una misura così piccola come quello di una bomba a grappolo. Questa generazione di mini-bombe nucleari potrebbe davvero essere chiamata “valigette nucleari” dato che una di queste armi potrebbe entrare in una 24 ore.
Con tutto quello che già sappiamo sulle bombe atomiche, quello che importa a noi è sapere nel caso di un’esplosione atomica: c'è un modo per determinare chi c'è dietro l’attacco?
La risposta è: certamente si. Esistono semplici modi per differenziare le armi di 2° generazione e le piccole mini-bombe nucleari di 3° generazione, anche dopo la loro esplosione. Le vecchie mini-nuke usano uranio 238 nel loro riflettore, quindi dopo un’esplosione nucleare, si può trovare residuo di uranio 238. Le mini-nucleari moderne non usano uranio ma solo plutonio, qualcosa che è fuori dalla portata di qualsiasi terrorista. Quindi, se le autorità attribuiscono l’esplosione dell’ultima generazione di una mini-bomba nucleare ad Al-Qaeda, Bin Laden o a Hezbollah, una persona ragionevole dovrebbe subito capire che le sue percezioni e la realtà sono manipolate.
La risposta è: certamente si. Esistono semplici modi per differenziare le armi di 2° generazione e le piccole mini-bombe nucleari di 3° generazione, anche dopo la loro esplosione. Le vecchie mini-nuke usano uranio 238 nel loro riflettore, quindi dopo un’esplosione nucleare, si può trovare residuo di uranio 238. Le mini-nucleari moderne non usano uranio ma solo plutonio, qualcosa che è fuori dalla portata di qualsiasi terrorista. Quindi, se le autorità attribuiscono l’esplosione dell’ultima generazione di una mini-bomba nucleare ad Al-Qaeda, Bin Laden o a Hezbollah, una persona ragionevole dovrebbe subito capire che le sue percezioni e la realtà sono manipolate.
Perché? Perché per produrre un' esplosione atomica usando plutonio 239, ci sarebbe bisogno di unire le due parti di plutonio con una velocità di 12 km al secondo. Ripeto, soltanto quattro paesi hanno la capacità tecnologica per produrre armi atomiche di terza generazione: Russia, USA, Israele e Francia. La Cina e l’India possono produrre armi di seconda generazione. Anche così, la Cina e neanche l’India potrebbero produrre un mini- attentato. Un attentato della potenza di Hiroshima si, ma mai un mini-attentato.
Perché 12 km al secondo?
Gli scienziati hanno avuto la fortuna di osservare che la velocità delle onde di detonazione dentro dei metalli è di circa 6 km al secondo; quindi scaricando due cariche convenzionali in entrambi i lati di un elemento metallico e lasciando che le due onde di detonazione si propaghino una verso l’altra, la velocità combinata sarebbe precisamente di 12 km. Questo potrebbe essere utilizzato per comprimereil plutonio-239 in una massa critica. Questa invenzione è stata l’unica soluzione che ha permesso agli scienziati nucleari di evitare i problemi tecnici ed essere capaci di detonare plutonio 239.
Un’altra cosa da considerare è che tutte le cariche basate sul plutonio usano il metodo dell’implosione, dove si comprime una massa lievemente sub-critica di plutonio 239 in una massa critica per esplosioni simultanee ben calcolate con materiali esplosivi convenzionali e con le cariche che si collocano in modo simmetrico intorno ad un nucleo di plutonio. Il problema usando il metodo d’implosione è che le cariche d’implosione devono essere calcolate con altissima precisione, e questo non si può fare nè nella mia cucina, nè dentro una grotta a cinque stelle in Afghanistan.
I detonatori necessari per far detonare tutte queste cariche esplosive convenzionali, intorno al nucleo di plutonio, devono essere sincronizzati con precisione ad un livello di microsecondi (anche una sincronizzazione di un millesecondo non è sufficiente). Se queste cariche d’implosione esplodessero in modo asincronico, l’onda di detonazione necessaria per comprimere il plutonio da tutte le direzioni, distruggerebbe invece il nucleo di plutonio, rendendo inutile la carica nucleare. Ripeto che soltanto pochi paesi sviluppati possiedono una tecnologia così precisa da poter produrre armi nucleari di plutonio. E soltanto la Russia, USA e Israele sono capaci di rimpicciolire queste armi nucleari ad una misura adeguata per entrare dentro una 24 ore. Per illustrare quanto è difficile rimpicciolire una carica a base di plutonio alla misura indicata vi propongo un esempio: l’India, che si è imbarcata nello sviluppo di armi nucleari di plutonio dagli anni 50- e nonostante le sue importanti risorse finanziarie e intellettuali nel quadro di un programma grande ed ambizioso, non è stata capace di produrre una carica nucleare vitale a base di plutonio prima della metà degli anni 70.
Più avanti parleremo degli attentati di Oklahoma City e Bali.
Daniel Estulin.
Seconda Parte.
In primo luogo gli antecedenti dell’attentato di Oklahoma City. Secondo i mass media, la versione ufficiale dell’attentato è la seguente:
Alle 9:02 del mattino di mercoledì 19 aprile 1995, nella strada di fronte all’edificio Federale Alfred P.Murrah, un camion in affitto dell' azienda Ryder con un carico di intorno 2.300 kg di esplosivi caserecci esplose. La bomba era composta da nitrato ammonico mischiato a combustibile e nitro metano, un combustibile altamente volatile; questa miscela è comunemente nota come ANFO (Anomium Nitrate and Fuel Oil)
Novanta minuti dopo l’esplosione, Timothy McVeigh, un veterano della prima Guerra del Golfo, fu arrestato mentre viaggiava verso il nord lontano da Oklahoma City per guida senza patente. Durante il processo a McVeigh, il governo statunitense dichiarò che la motivazione dell’attentato era quella di vendicare la tragedia di Ruby Ridge (1992) ed il massacro dei Davidiani a Waco (1993). In entrambi i casi, McVeigh incolpava gli agenti federali del Governo delle morti violente accadute lì.
L’attentato a Oklahoma distrusse la terza parte dell’edificio, cancellò dalla faccia della terra l’intera facciata e provocò un cratere di 9 metri di larghezza e di 2,4 metri di profondità. L’attentato distrusse e/o danneggiò 324 edifici in un raggio di 16 isolati, inoltre distrusse o bruciò 86 macchine intorno all’attentato. Il risultato fu di 168 morti e più di 850 feriti. Gli effetti dell’esplosione si sentirono ad una distanza di 89 km. La maggior parte dei feriti soffrirono bruciature gravi. Secondo le autorità, l’effetto degli attentati fu l’equivalente a 1.814 kg di TNT. I sismografi nel museo Omniplex a Oklahoma City, collocati ad una distanza di 7 km e a Norman (Oklahoma) situati a 26 km, registrarono l’esplosione in 3.0 della scala Richter.
Un numero importante di testimoni confermarono inoltre ai mass media statunitensi che i loro pc smisero di funzionare perché i circuiti elettrici erano fulminati. I lettori astuti, dovrebbero sapere che i circuiti bruciarono a causa dell’impulso elettromagnetico. Più informazioni qui in inglese:http:/webfairy.org/haarp/beweapon.html
Ancora più impressionante è stato l’uso di una strana frase da parte dei media ed agenti federali. I mass media si riferirono al punto d’attacco come Ground Zero. Un certo G.Z Heuston si era riferito al punto dell’esplosione nel suo articolo intitolato “The Oklahoma Bombing Part 2- A walk Trough Ground Zero”.
Adesso vi spiego cosa è successo a Oklahoma City. Questo ci aiuterebbe a capire cosa è successo nel terminale di Barajas T4, un altro attentato che i mass media ed il governo addossano ai terroristi, anche se questa parola “terrorista” (io e loro) la capiamo in modo abbastanza differente.
- 1-Le auto bombe non lasciano nessun cratere. I crateri si producono come risultato di qualche carica esplosiva messa sotto terra. Come abbiamo visto nelle foto del mio primo articolo sulle minibombe atomiche, nessuna macchina bomba, anche se si mette una bomba nucleare in un camion e si fa esplodere, anche in questo caso non causerebbe alcun cratere.
- 2-Gli esplosivi convenzionali non bruciano macchine intorno all’esplosione, è una caratteristica tipica della radiazione termica di un’esplosione nucleare.
- 3-Gli esplosivi convenzionali, anche una bomba tanto grande quanto due tonnellate di TNT, non causano un sisma come quello registrato a Oklahoma City. Due tonnellate di esplosivi convenzionali, potrebbero causare al massimo due o tre decine di vittime. Nel caso di OKC non c’erano munizioni, quindi le morti potevano solo essere come risultato dell’esplosione.
- 4-Le esplosioni convenzionali non causano bruciature alle vittime- è una caratteristica tipica dell’esplosione nucleare- dato che le bruciature sono causate dalla radiazione termica.
- 5-Gli esplosivi convenzionali non causano un impulso elettromagnetico capace di bruciare circuiti elettrici.
- 6-Gli esplosivi convenzionali in una quantità inferiore a due tonnellate nell’equivalente di TNT non sarebbero mai capaci di causare danni come ci sono stati a OKC all’Alfred P.Murray. I danni a Oklahoma corrispondono ad una carica di almeno 10 bombe di 10 tonnellate ognuna dell’aviazione moderna….o a una bomba mini nucleare pronta per esplodere con un potenziale distruttivo precalcolato di 0,1 kitotonnellate.
- 7-I luoghi delle esplosioni convenzionali non si chiamano mai “zona zero”.
- 8-I sismografi non possono captare esplosioni di autobombe e nè parlare di una magnitudine di 0,3 nella scala Richter- perché le auto bombe non trasmettono nessuna energia a terra. Soltanto cariche sotterrate o almeno parzialmente sotterrate potrebbero causare un segnale sismico percettibile.
- 9-Una carica profondamente sotterrata creerebbe i seguenti segnali sismici quando esplode: 4,6 tonnellate di TNT:2,5 scala Richter; 2,9 tonnellate di TNT: 3.0 ; 73 tonnellate di TNT:3.5….e un’arma mininucleare con un potenziale distruttivo di 0,1 kitotonnellate: 4. Quindi, un 3,52 nella scala Richter è tipico di un’arma mini nucleare di 0,1 kt, che è equivalente a 100 tonnellate di TNT. Ma, se le cariche non sono sotterrate ad un livello troppo profondo, il segnale sismico prodotto per l’esplosione sarebbe molto minore.
- 10-Tenendo conto del fatto che 2.300 kg di fertilizzante- che è l’equivalente a 1,8 tonnellate di TNT- anche se sotterrati non sarebbero mai capaci di registrare un segnale sismico di 3.0 (e sopra un camion non produce alcun tipo di segnale sismologico), e tenendo conto che neanche 0,01 kt, e neanche 0,015 kt, cioè, le variazioni più basse di una mini bomba nucleare in potenziale distruttivo- sarebbe sufficiente per causare un segnale sismico di 3,0 di magnitudine, si deve presumere che è stata una mini bomba nucleare parzialmente sotterrata quella che è esplosa, con una capacità di almeno 0,1 kt causando la distruzione totale della facciata dell’Alfred P. Murrah (e altri 234 edifici in un raggio di 16 isolati), bruciando macchine, causando vittime in massa, il cratere e lanciando polvere inquinata per radiazione, oltre a produrre un segnale sismico di 3.0 nella scala Richter.
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