giovedì 24 settembre 2009

Control Arms


Control Arms è tornata
alle Nazioni Unite

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Continua il percoso verso un Trattato sul commercio di armi:

di la tua

I VOLTI ITALIANI DELLA FOTOPETIZIONE


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LA CAMPAGNA

Il 9 ottobre 2003 Amnesty International, IANSA (International Action Network on Small Arms) e Oxfam hanno lanciato la campagna internazionale Control Arms per chiedere ai governi del mondo l’adozione di un Trattato internazionale sul commercio delle armi (ATT), destinato a impedire i trasferimenti di armi che alimentano conflitti, povertà e gravi violazioni dei diritti umani.

In Italia la campagna è stata rilanciata dalla Sezione italiana di Amnesty International (AI) e dalla Rete italiana per il Disarmo il 23 marzo 2005. Oltre a chiedere il sostegno del governo all’ATT, la campagna ha chiesto con forza che gli obiettivi internazionali di un maggiore controllo sulle esportazioni di armi fossero implementati nella legislazione italiana.

Anche grazie all’intenso lavoro della campagna, in particolare nel corso dell’Assemblea generale 2006 e più in generale a partire dal suo lancio internazionale nel 2003, il 7 dicembre 2006 è stato conseguito un importante successo. Con un voto che si può definire storico, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha infatti approvato con 153 voti a favore, quello contrario degli Usa e 24 astensioni, l’avvio della stesura del trattato, destinato a impedire i trasferimenti di armi che alimentano conflitti, povertà e gravi violazioni dei diritti umani.

ARMS WITHOUT BORDERS: ECCO PERCHE' UN COMMERCIO GLOBALIZZATO NECESSITA DI UN CONTROLLO GLOBALE

La globalizzazione dell'industria delle armi ha aperto grossi buchi nelle attuali regole per l'export di armamento, permettendo vendite a coloro che violano i diritti umani e a paesi sotto embargo internazionale per le armi.

Questa mappa interattiva (in inglese) mostra come le aziende aggirino i controlli vendendo componenti a terze parti e subappaltando l'assemblaggio delle proprie armi all'estero. Un report completo è disponibile in Inglese,Francese (PDF).

OCCHIO ALLE ARMI

LE NOTIZIE DELLA CAMPAGNA

Control arms: plauso per l'arresto di Viktor Bout, il 'signore della guerra'

La maggioranza dei governi all'ONU vuole un controllo ferreo sulle armi

Missili, pistole e motori "made in UE" minacciano di compromettere l'embargo a Myanmar

Alcune notizie e commenti relativi al voto delle Nazioni Unite che ha dato il via al percorso del Trattato.

Dall'Assemblea Generale dell'ONU un voto storico verso un Trattato sulle armi
Il voto e le reazioni a livello di campagna Internazionale (Inglese)

CONSULTAZIONE POPOLARE PER UN TRATTATO SUL COMMERCIO DELLE ARMI

Dal 2003, la campagna Control Arms chiede un Trattato sul commercio delle armi (ATT) globale, vincolante e in grado di prevenire i trasferimenti internazionali di armi qualora vengano utilizzate per commettere atrocità. Le Nazioni Unite hanno deciso l'avvio dei lavori per giungere all’approvazione di questo Trattato. Ciò è accaduto grazie agli sforzi della campagna Control Arms e dei suoi sostenitori, oltre un milione di cui 40.000 in Italia, che in tutto il mondo hanno firmato la petizione Million Faces a sostegno dell’iniziativa.

Durante il 2007, il Segretario Generale delle Nazioni Unite coinvolgerà i governi in una consultazione in merito al Trattato. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per avere la certezza che i governi si pronuncino nel modo giusto!

Un Trattato sul commercio delle armi è ampiamente fattibile, dovendosi basare sugli accordi in materia di controllo delle armi e di diritti umani già esistenti. Chiedi anche tu che l'Italia si pronunci per un Trattato Internazionale efficace! Compila la cartolina che recapiteremo per te al nostro Ministro degli Esteri!

CONTROL ARMS FASE 1 IN ITALIA: ECCO COME E' ANDATA...

Il 23 marzo 2005 la Sezione italiana di Amnesty International e la Rete Italiana per il Disarmo lanciano la campagna nel nostro Paese. Lo strumento scelto per fare pressione sui governi di tutto il mondo è stato la foto-petizione con l’obiettivo di raccogliere entro il 2006 un milione di fotografie e autoritratti di sostenitori della campagna da consegnare all’apertura della Conferenza di revisione delle Nazioni Unite sul Programma d’azione per prevenire, combattere e sradicare il traffico illecito delle piccole armi.
Grazie all’intenso lavoro di sensibilizzazione e promozione portato avanti dai gruppi di Amnesty International, dagli organismi aderenti della Rete Italiana per il Disarmo e dai tantissimi sostenitori della campagna, in Italia sono state raccolte oltre 40.000 foto-petizioni di persone che hanno "messo la faccia" in calce alla richiesta di un Trattato internazionale sul commercio delle armi. Il 31 maggio 2006 la foto petizione da 40.000 volti è stata consegnata al Governo italiano in occasione di un incontro tra una delegazione composta di rappresentanti di Amnesty e Rete Italiana per il Disarmo e, in rappresentanza del governo, la vice ministro agli Affari Esteri Patrizia Sentinelli e l’Ufficio del Consigliere diplomatico del presidente Prodi. Per l’occasione è stata allestita a Piazza Colonna, davanti a Palazzo Chigi, una borsa gigante sulla quale erano stampate alcune delle foto raccolte in Italia.
Il 26 giugno 2006 la campagna ha raggiunto uno dei suoi obiettivi globali: 1
milione di volti raccolti in 140 paesi a sostegno della richiesta di un Trattato internazionale sul commercio delle armi. La “Petizione del milione di volti” è stata presentata alla Conferenza delle Nazioni Unite sulle armi leggere e consegnata al Segretario Generale Kofi Annan.

ALCUNI DEI VOLTI NOTI CHE HANNO ADERITO ALLA FOTOPETIZIONE


Paolo Sabatini

Angelo Mastrandrea

Gianfranco Bologna











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