mercoledì 22 maggio 2013

SEGNALI DI FUMO


In questi giorni sono tornate alla ribalta di tutti i mezzi di informazione le discussioni intorno alla regolamentazione del Web,su cosa è lecito o non lecito fare sulla piazza digitale, tutti si danno un gran da fare a spiegare,sia contro che a favore ,che non si può insultare le istituzione,non si possono offendere personalmente i vari personaggi che sono stati nominati alle più alte cariche dello stato,e via discorrendo la nostra costituzione dice testuale :che ogni persona ha il diritto di professare liberamente il proprio credo (articolo 19), che ogni individuo è libero di professare il proprio pensiero, con la parola, con lo scritto e con ogni altro mezzo di comunicazione (articolo 21).
L'intento di questa norma era chiaro per costituenti si voleva impedire che le persone fossero perseguitate per le loro opinioni,perché non si dovesse arrivare,come durante il fascismo a dover morire per le proprie,giuste o sbagliate idee.ora perché questo non vale in Italia, perché il nostro stato ,volutamente lo scrivo minuscolo,non è ancora uno Stato,cioè un organismo che garantisce e sviluppa il benessere materiale e sociale dei propri cittadini,ma è un padre padrone che non permette ai figli di svilupparsi nella piena maturità,ora con le manganellate ora con la retorica della sacralità dello stato,perché in Italia la coscienza civile e l'appartenenza ad un destino comune,sono state nelle migliori intenzioni paternalistiche trattate come,se invece di persone i cittadini fossero delle greggi da ammansire e guidare,mantenendo una costante discriminazione tra i cittadini gregge,oppure come nel periodo buio del fascismo si istigava all'appartenenza corporativa e di partito,ad oggi dove si spinge sull'ignoranza e la mitizzazione di stili di vita improponibili in una collettività,ruberie furbizie e disinteresse verso gli altri,al massimo si spinge alla solidarietà da poltrona o da tastiera,la nostra società è incivile,nell'era moderna noi che siamo stati come ci compiaciamo di dire,lo ammetto; La culla della civiltà,siamo ignoranti e analfabeti di Civiltà.
La nostra idea di convivenza civile si basa sempre sul controllo, mai sulla Libertà si vieta, si manganella, si toglie l'istruzione,il lavoro,tutto per tenere sotto controllo gli individui, peccato pero che è come il bambino che vuole tappare il buco della diga con un dito,l'uomo trova sempre il modo di esprimersi è questo che facciamo da che siamo diventati sapiens ci esprimiamo e comunichiamo e nulla ci ha mai fermato,ne mari, montagne, fiumi e ne stati ne schiavitù ne chiese.
Che chiudano pure il Web,la diga non potrà mai contenere il mare della comunicazione, anche se dovessimo tornare ai segnali di fumo, l'informazione continuerà a passare.
P.S. Se la Boldrini o Grasso si sentono offesi dagli insulti, se la prendano con chi li ha insultati e li querelino,ops dimenticavo sono anonimi ehehehehe.
Gaetano Calabrese



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