Gli Alpini della Taurinense sono stati tra i reparti più impiegati nelle offensive contro i taleban nelle province di Farah ed Herat |
Missioni
di Pace?
Le
chiamavano missioni di pace:
peccato che i dati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale parlino di ben
altro. A rivelare l’altra
faccia della guerra italiana in Afghanistan è
un articolo
di Francesco Grignetti
pubblicato
su La
Stampa lo
scorso 27 dicembre, che svela il segreto
bollettino di guerra del Ministero della Difesa e racconta di una
guerra nascosta,
testimoni della quale sono le numerose medaglie al valore vinte da
alcuni soldati italiani nel Paese, nel corso di operazioni rimaste
segrete fino a pochi giorni fa: i documenti, finiti sulla Gazzetta
Ufficiale, sarebbero la prova
di una storia diversa da quella fornita ufficialmente.
Quando
fu annunciato un parziale ritiro dall’Afghanistan alla fine del
2011, qualcuno si era illuso che un eccezionale sforzo militare, il
cosiddetto «surge», avrebbe cambiato la situazione sul campo. Il
ritiro è ora rinviato al 2014.
Che
sia stata una guerra segreta. La scopriamo solo perché questi
soldati hanno meritato tante medaglie. E i documenti sono finiti
necessariamente sulla Gazzetta Ufficiale.
Anche
la retorica uffiale ricorda quella di un paese in guerra lo se evince
dalle motivazioni con cui vengono medagliati i nostri soldati. Ecco
alcune perle:
«A
rischio della propria vita, sotto intenso fuoco, utilizzando il
braccio ancora abile, proseguiva il tiro riuscendo a respingere
l’attacco»
«Nelle
ventiquattr’ore successive, a seguito di ulteriori attacchi, il suo
posto di osservazione veniva colpito e severamente danneggiato.
Benché gravemente ferito, proseguiva nell’azione di contrasto,
continuando a impartire disposizioni»
«Benché
ferito, in condizioni di estrema difficoltà ed esponendo la propria
vita a manifesto rischio, continuava in prima persona a impartire le
disposizioni che consentivano d’infliggere gravi perdite
all’avversario»
«Alla
guida dell’aeromobile, benché colpito dal fuoco avversario, con
manifesto rischio della propria vita completava le missioni».
Risulta evidente
a tutti che il nostro paese si trova in guerra. E lo sarà ancora !
Pensate solo agli sviluppi terribili che potranno avere sia le
vicende in Siria che il crescente astio e insofferenza di Israele nei
confronti del regime Iraniano. E' nostro dovere di Cittadini di uno
stato che nella sua costituzione ha un'articolo(art.11) che
ripudia l'uso delle armi e della forza, chiedere con forza al nostro
Parlamento, che nel bene e nel male ci rappresenta, di far cessare
questo evidente stato di incostituzionalità in cui ci troviamo e di
far si che il nostro Paese si adoperi perché i motivi di tensione
nel mondo vengano risolti con mezzi di Pace.
Firmate la
Petizione:https://www.causes.com/causes/348071-via-l-italia-dall-afghanistan
Grazie Stop
The War
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