paesi | Iran |
canali | Libertà d'espressione, Cyber-attivismo, Diritti umani |
lingue | Farsi |
articolo disponibile anche in:
Français | · Iran : Condamnation record à 20 ans de prison pour un blogueur |
Έλληνικά | · Ιράν: 20ετής ποινή φυλάκισης ρεκόρ σε blogger |
English | · Iran: Record Breaking 20-Year Jail Sentence for Blogger |
Scrivere di blogger iraniani non consente tregua. Le storie tristi sono tantissime e le minacce rivolte a queste persone non sembrano aver fine. Come se repressione e censura [en, come altri link salvo dove diversamente indicato] non bastassero, qualche volta anche la sfortuna sembra giocare un ruolo in tale questione. Quelle che vi raccontiamo sono le storie di tre blogger. Ognuno di loro sta scontando lunghi anni di prigione nel proprio Paese.
Sakhi Rigi
Sakhi Rigi è un blogger condannato a 20 anni di carcere a Zahedan, nella provincia di Sistan e Baluchistan, con l'accusa di aver pubblicato informazioni false e “di aver agito contro la sicurezza nazionale.” Si tratta della più lunga sentenza mai inflitta a un blogger in Iran.
Sakhi Rigi è un blogger condannato a 20 anni di carcere a Zahedan, nella provincia di Sistan e Baluchistan, con l'accusa di aver pubblicato informazioni false e “di aver agito contro la sicurezza nazionale.” Si tratta della più lunga sentenza mai inflitta a un blogger in Iran.
Il suo blog si chiama Balouchestan Sarfaraz (Orgoglio Baluchistan) [fa]. Rigi è stato arrestato il 18 giugno 2009, e al momento è tenuto in condizioni terribili a Karon, prigione ad Ahvaz. Si dice che sia stato torturato per costringerlo a confessare. Sfortuna vuole che Rigi porti lo stesso cognome di Abdolmalek Rigi, ultimo capo Balochi, leader del gruppo Jundallah, opposizione armata a cui, secondo le autorità, il blogger sarebbe legato.
L'Agenzia di notizie degli attivisti per i diritti umani fa sapere [fa] che:
… il blogger ha 31 anni, è stato arrestato sei giorni dopo le elezioni presidenziali nel 2009 ed è stato tenuto in cella di isolamento per sette mesi… quando è stato arrestato stava studiando all'Università e gli mancavano pochi mesi per terminare gli studi… sembra che i post pubblicati sul suo blog abbiano giocato un forte ruolo nell'emanazione di una sentenza così dura.
Sul blog ci sono, infatti, alcuni post che affrontano l'argomento delle controverse elezioni presidenziali del 2009 e un commento alla dichiarazione del leader dell'opposizione, Mir Hussein Mousavi. Anche lui aveva scritto un post riguardo una vecchia storia accaduta a Balochestan e su un'alta carica del clero sunnita in Iran.
Hossein Derakhshan
L' 8 giugno del 2011, la famiglia del blogger iraniano Hossein Derakhshan ha fatto sapere [fa] che la corte ha rigettato il loro appello e confermato la sentenza a 19 anni e sei mesi di prigione per Hossein Derakhshan. L'uomo è stato arrestato nel 2008.
Nel blog scritto in farsi e aperto dalla famiglia Derakhshan, Edalat Baraye Hossein Derakhshan (Giustizia per Hossein Derakhshan) non ci sono ancora notizie o aggiornamenti su questa vicenda. Nell'ultimo post si scrive [fa] del temporaneo rilascio in aprile di Hossein in occasione del capodanno iraniano.
Una fonte informata aveva fatto sapere alla Campagna internazionale per i diritti umani in Iran della richiesta di Derakhshan di un furlough(permesso temporaneo) dopo che la Corte lo aveva condannato a 19 anni e sei mesi nel settembre del 2010.
Il blogger e scrittore Cyrus Farivar, ha postato una copia dello scambio di mail che ha avuto con Derakhshan durante il breve tempo trascorso fuori dal carcere.
Per saperne di più su Derakhshan si può leggere questo post su Global Voices Advocacy e sul blog Free Hoder aperto subito dopo il suo arresto da attivisti per la libertà di parola che operano on line.
Hossein Rongahi Maleki
Il blogger iraniano Hossein Rongahi Maleki è stato invececondannato a 15 anni di prigione nonostante abbia problemi di salute. HRNA (Agenzia di notizie degli attivisti dei diritti umani) fa sapere che gli sono state rifiutate cure mediche e che per la terza volta è stata rinviata un'operazione a cui avrebbe dovuto essere sottoposto.
Il blogger iraniano Hossein Rongahi Maleki è stato invececondannato a 15 anni di prigione nonostante abbia problemi di salute. HRNA (Agenzia di notizie degli attivisti dei diritti umani) fa sapere che gli sono state rifiutate cure mediche e che per la terza volta è stata rinviata un'operazione a cui avrebbe dovuto essere sottoposto.
Free Hossein [fa] è una campagna lanciata su Internet per fornire informazioni sul blogger. Free Hossein si presenta come una “Commissione per seguire il caso di Hossein”. Secondo quanto è stato diffuso sul blog:
Hossein soffre di problemi renali e (non meglio specificati, ndt) problemi alla bocca e prova molto dolore. Avrebbe scritto una lettera in cui avrebbe raccontato di essere stato torturato dagli agenti del ministero dell'Intelligence affinché facesse delle confessioni. La lettera però, si racconta nel blog, gli sarebbe stata confiscata.
Hossein è stato arrestato nel novembre del 2009 ed è stato rinchiuso in una cella d'isolamento per oltre un anno.
Altre notizie…
Un altro blogger, Ali Pour Soleiman, insegnante è stato arrestato in Iran pochi giorni fa. Faceva parte dell'Associazione degli insegnanti e scriveva in farsi sul blog Sokhane Molem.
Un altro blogger, Ali Pour Soleiman, insegnante è stato arrestato in Iran pochi giorni fa. Faceva parte dell'Associazione degli insegnanti e scriveva in farsi sul blog Sokhane Molem.
Houman Khakpour, un blogger esperto d'ambiente è stato citato in giudizio dall'ufficio statale della Protezione Ambientale della provincia di Chahrmahal Bakhtyari, per aver scritto sui pericoli per l'ambiente di un progetto di gasdotto nella regione.
Probabilmente l'unica buona notizia è che la Suprema corte ha modificato la sentenza di morte nei confronti del designer di software e website, Saeed Malekpour nell'accusa di creazione di siti prornografici e insulto all'Islam.
La cattiva è che ci sono notizie, ancora non confermate, dell'arresto di altri blogger e attivisti della Rete. I blogger iraniani, insomma, stanno affrontando il loro ‘inverno durante la primavera'. Ancora una volta.
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