18 maggio 2011: il Network Nazionale per la Giustizia Minorile (NJJN) e diverse organizzazioni che in Pakistan lavorano per la protezione dei minori hanno chiesto al governo e alla magistratura di fermare le condanne di minori a pene disumane, inclusa la pena di morte.
I sostenitori dei diritti dei bambini chiedono al Ministro della Giustizia, al Presidente e al Primo Ministro pakistani di intervenire sul fenomeno crescente dei bambini criminali e di rivedere le leggi riguardanti la giustizia minorile.
“Un certo numero di minori sono detenuti in condizioni critiche e ci sono casi di minori che sono stati condannati a morte nei distretti più lontani”, denunciano i responsabili di NJJN nel corso di una conferenza stampa in cui è stato annunciato l’inizio di una campagna per fermare in Pakistan le condanne di minori a pene degradanti, di cui fa parte un invio di lettere alle autorità pakistane.
Il Child Rights Information Network (CRIN), il Defence for Children International (DCI) ed il National Juvenile Justice Network (NJJN) chiedono al Governo di rivedere il sistema di giustizia penale, in particolare le leggi e le procedure in base alle quali i bambini vengono sottoposti a torture e altri trattamenti o punizioni crudeli, disumani o degradanti, inclusi ergastolo e carcere duro. (Fonti: Pakobserver.net, 18/05/2011)
I sostenitori dei diritti dei bambini chiedono al Ministro della Giustizia, al Presidente e al Primo Ministro pakistani di intervenire sul fenomeno crescente dei bambini criminali e di rivedere le leggi riguardanti la giustizia minorile.
“Un certo numero di minori sono detenuti in condizioni critiche e ci sono casi di minori che sono stati condannati a morte nei distretti più lontani”, denunciano i responsabili di NJJN nel corso di una conferenza stampa in cui è stato annunciato l’inizio di una campagna per fermare in Pakistan le condanne di minori a pene degradanti, di cui fa parte un invio di lettere alle autorità pakistane.
Il Child Rights Information Network (CRIN), il Defence for Children International (DCI) ed il National Juvenile Justice Network (NJJN) chiedono al Governo di rivedere il sistema di giustizia penale, in particolare le leggi e le procedure in base alle quali i bambini vengono sottoposti a torture e altri trattamenti o punizioni crudeli, disumani o degradanti, inclusi ergastolo e carcere duro. (Fonti: Pakobserver.net, 18/05/2011)
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