Funerali a Bulciago per Vittorio Arrigoni. Davanti a duemila persone, commozione e speranza nelle parole della madre

Sono arrivati in centinaia dall'Italia e dall'estero tra amici, conoscenti, autorità e persone comuni, per partecipare alle esequie. Avvolti nelle kefiah, con foto del pacifista stampate su fogli di carta, insieme a poesie e pensieri improvvisati, in centinaia hanno riempito il palazzetto dello sport, mentre altre centinaia attendevano fuori. Più di duemila persone, giunte sole, in gruppo o in delegazione, portando solo bandiere della pace, perché la famiglia non ha voluto altri vessilli. Vik non aveva bandiere, solo quella palestinese. A coprire la bara che lo conteneva, i tre colori della bandiera italiana, insieme agli stessi colori, più il nero, di quella palestinese.

Il vescovo di Gerusalemme ha reso omaggio a Vittorio con parole toccanti: "Io sono un vescovo, e il vescovo è un servitore, è un pastore che difende il suo gregge quando arriva il lupo. Il mio gregge è tutto il popolo palestinese,un popolo sofferente e maltrattato. Non sono stato l'unico a difendere questo gregge. Anche nostro figlio Vittorio è stato il buon pastore, che ha difeso i palestinesi. Non ci sono parole per ringraziarlo. Vittorio è stato italiano di nazionalità e palestinese di cuore. Siamo felici di considerarlo cittadino palestinese".
Una folta delegazione di palestinesi ha presto parte ai funerali. Tra loro, in prima fila accanto alla sorella di Vittorio, Alessandra, c'era anche Osama, l'amico palestinese che era andato da Londra a Gaza per accompagnare il feretro nel viaggio di ritorno. Contemporaneamente alla cerimonia funebre di Bulciago, si svolgevano due messe per Vittorio: una a Gaza e una a Ramallah.
Applausi scroscianti sono stati tributati a don Nando Capovilla, coordinatore di Pax Christi, che ha denunciato la totale assenza di rappresentanti del governo italiano ai funerali: "Ci inquieta l'assenza totale del nostro governo nazionale a questa cerimonia - ha detto don Nando -. Ci inquieta ma non ci sorprende più".
I rappresentanti di associazioni filo-palestinesi hanno ricordato l'assedio di Gaza e fortemente criticato la politica di Israele: "Vittorio, sei rimasto sotto le bombe durante l'operazione 'Piombo Fuso' per raccontare i crimini del governo israeliano. Noi porteremo avanti il boicottaggio contro Israele, contro un governo colonialista e razzista, ci spenderemo perché la Palestina sia liberata dal fiume al mare".

Luca Galassi
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