martedì 8 marzo 2011

Petizione NO ai bambini in caserma



Bambini in caserma (Pisa)
Facendo seguito all’iniziativa del Comune di Pisa di inviare i bambini dai 3 ai 12 anni nella caserma  dei paracadutisti Folgore  per una giornata di solidarietà,
NOI SOTTOSCRITTORI genitori, educatori, cittadini e liberi religiosi ribadiamo che la caserma non è un luogo adatto per educare alla pace  e ci facciamo promotori di un appello all’Unesco perché si metta fine a una tale pratica che fa offesa all’infanzia:
No ai bambini in caserma
Petizione all’Unesco
per l’adozione da parte dei governi e degli enti locali dellaDichiarazione internazionale per i diritti dell’infanzia che nell’articolo 3 proclama Il diritto dei bambini ad una educazione alla nonviolenza ed alla pace.
3.1 L’educazione alla nonviolenza ed alla pace è la formazione intellettuale e psicosociale del bambino allo scopo di sviluppare il suo spirito critico, di permettergli di ragionare sull’origine e la risoluzione nonviolenta dei conflitti nella società così come tra le nazioni e di instillargli i valori di tolleranza e di rispetto della dignità e dei diritti umani. Essa implica l’educazione ai diritti della persona umana, alla democrazia partecipativa, allo sviluppo, all’ambiente, all’eguaglianza in diritti e dignità dei due sessi ed alla tolleranza, l’apprendimento alla risoluzione nonviolenta dei conflitti, la coscienza critica nei confronti dei mass media, l’apprendimento delle tecniche della nonviolenza e lo studio delle relazioni internazionali.
3.2 L’obiettivo dell’educazione alla nonviolenza ed alla pace è l’acquisizione da parte dei bambini di un sapere, di un saper fare e di un saper essere che permetta loro di coltivare delle relazioni pacifiche, cooperative, solidali e fraterne con gli altri bambini e con gli adulti e di sviluppare le competenze di cittadinanza in modo da renderli attori della vita democratica delle loro società.
3.3 L’educazione del bambino dovrà tendere a prepararlo a gestire gli inevitabili conflitti potendo beneficiare di una educazione concreta alla nonviolenza ed alla pace per tutto il percorso scolastico e parascolastico, in modo da valorizzare la relazione di fiducia ed il riconoscimento dell’umanità dell’altro.
E nell’articolo 4 invita gli Stati a:
4.1 vegliare in modo che i programmi scolastici non contengano elementi che incitino alla violenza, all’intolleranza o alla risoluzione violenta dei conflitti, e che i pregiudizi e gli stereotipi riguardanti certi gruppi sociali vi siano eliminati;
4.2 condurre delle azioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica che incoraggino le scuole, la società civile ed il settore privato a promuovere, ciascuno con i propri mezzi, una cultura di nonviolenza e di pace in favore dei bambini;
4.3 promuovere nei programmi scolastici l’insegnamento di forme nonviolente di risoluzione dei conflitti;
4.4 dotarsi di una legislazione appropriata che introduca ufficialmente l’educazione alla nonviolenza ed alla pace a tutti i livelli del sistema scolastico, con programmi, adatti ad ogni Stato e ad ogni società, che prevedano degli strumenti e dei metodi pedagogici;
4.5 accordare una accresciuta attenzione ai bisogni legati alla formazione degli insegnanti all’educazione alla nonviolenza ed alla pace, poiché essi sono i garanti dello sviluppo dei procedimenti pedagogici che promuovono questa educazione.
Chiediamo all’UNESCO, in base alla Dichiarazione internazionale per i diritti dell’infanzia, di sanzionare l’amministrazione del Comune di Pisa per l’iniziativa Bambini in caserma in quantolesiva dei diritti dei bambini ad una educazione alla nonviolenza ed alla pace.


http://www.uomoplanetario.org/wordpress/2011/03/petizione-no-ai-bambini-in-caserma/

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