martedì 1 marzo 2011

Afghanistan, ordigno contro italiani: 1 morto e 4 fertiti


Il ministro La Russa "La missione continua",ministro quanti fratelli,figli,mariti,devono morire per capire che quella non è la nostra guerra?
Gravi ma non in pericolo di vita due dei feriti. L'agguato è avvenuto a Shindand, provincia di Herat
Questa mattina un'ordigno esplosivo improvvisato (Ied) posizionato sul ciglio della strada è scoppiato al passaggio di unacolonna di blindati italiani nella provincia afgana occidentale di Herat, uccidendo il tenente degli alpini Massimo Ranzani, 36 anni, di Ferrara, e ferendo altri quattro soldati, tutti del 5° reggimento alpini di Vipiteno.
L'agguato è avvenuto a nord di Shindand, la zona più pericolosa della provincia, già teatro di numerosi attacchi e scontri armati. Ilblindato Lince investito dall'esplosione della bomba, non si sa ancora se radiocomandata o a pressione, tornava da una missione diassistenza medica alla popolazione locale.
quattro alpini feriti sono stati portati all'ospedale militare da campo 'Role 2' che si trova all'interno dell'avamposto italiano 'Shaft' si Shindand. Come ha spiegato il generaleMassimo Fogari, portavoce dello Stato Maggiore della Difesa, due di loro hanno subito gravi fratture e traumi agli arti inferiori, ma non sono pericolo di vita.
Con la morte del tenente Ranzani sale a 37 il numero dei caduti italiani in Afghanistan dall'inizio della missione militare nel 2001.
Il commento del premier Berlusconi: ''E' un tormento e un calvario e ogni volta ci domandiamo se questo sacrificio che compiamo, con il voto unanime del Parlamento e con il consenso di tutti gli italiani, se questi siano veramente sforzi che servono e che vanno in porto. Lo speriamo veramente".
Immediata la precisazione del ministro degli Esteri Frattini: ''E' chiaro che questa domanda ce la poniamo tutti: la risposta ce la dà la comunità internazionale che ci chiede di rimanere uniti, di continuare a sostenere la stabilizzazione dell'Afghanistan e di rispettare gli impegniinternazionali che abbiamo preso con la Nato e con le Nazioni Unite. Questo è il nostro dovere''.

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