
perché fosse chiaro che da parte dell'Ue non c'è alcuna interferenza né volontà di imporre un proprio modello di democrazia.
Frattini ha sottolineato la necessità che in Libia parta "un processo pacifico di riconciliazione nazionale che porti a una Costituzione", così come ventilato dal figlio di Gheddafi, Said al Islam. Un processo che l'Ue deve sì "sostenere", ma in cui "non deve interferire" perché, ha spiegato il titolare della Farnesina, non sarebbe "rispettoso della sovranità e dell'indipendenza dei popoli". Per questo, mentre si inseguono voci incerte sulla fuga di Gheddafi dalla Libia, Frattini ha avvertito: "Non siamo noi a dire chi deve restare chi se ne deve andare".Ma in Afganistan? Siamo noi che possiamo decidere chi resta o chi va?oppure come cagnolini scodinzolanti andiamo dove lo zio Sam ci manda a difendere la "Democrazia",calpestando anche la nostra Costituzione "L'Italia ripudia la guerra" sta scritto all'articolo 11.
In Libia del nostro caro amico Gheddafi che sta massacrando la gente ci manteniamo prudenti,per questioni di "principio"(vedi contratti miliardari che il governo ha firmato con il loro caro compagnuccio di merende),in Afghanistan invece ci sentiamo in obbligo di difendere le democrazie occidentali dal maomettano infedele.
Nessun commento:
Posta un commento