Data di pubblicazione dell'appello: 01.10.2010
Status dell'appello: aperto

- Connie, una giovane sopravvissuta a una violenza sessuale subita quando aveva tra i nove e i 14 anni, disegna le sue speranze per il futuro © Amnesty International 2010
"Pretendiamo che il governo rispetti i nostri diritti di donne. Siamo ragazze e abbiamo diritti, e fino a quando non saranno rispettati, continueremo a lottare per pretenderli".
Clara, 18 anni, attivista per i diritti di donne e ragazze
In Nicaragua, stupri e abusi sessuali sono molto numerosi e nella maggior parte dei casi le vittime sono donne molto giovani. Oltre i due terzi degli stupri denunciati tra il 1998 e il 2008 sono stati commessi ai danni di ragazze al di sotto dei 17 anni. La metà delle vittime aveva meno di 14 anni.
È difficile reperire informazioni sulle persone che hanno subito violenze sessuali. Molte ragazze sono intrappolate in situazioni di violenza senza una via d'uscita. Lo stigma che la violenza sessuale lascia comporta che spesso siano le sopravvissute e non gli autori dei reati a essere incolpati.
Per le ragazze che riescono a parlarne, la lotta per la giustizia può essere traumatica. I fallimenti e la scarsità di risorse del sistema giudiziario significano spesso mancanza di giustizia e libertà per gli aggressori. Molte donne che hanno subito uno stupro o un abuso sessuale rinunciano a proseguire nel caso perché i lunghi procedimenti legali sono troppo costosi e traumatici.
Il sostegno del governo alle giovani sopravvissute a uno stupro o a un abuso sessuale per ricostruire le loro vite è scarso o per non dire nullo. Le più fortunate trovano aiuto psicologico e legale nei centri e nei rifugi per donne e ragazze, ma questo non è sufficiente a garantire assistenza a tutte coloro che ne hanno bisogno.
Alcune giovani sopravvissute devono affrontare un ulteriore trauma perché scoprono di essere rimaste incinte a seguito dello stupro. Per quelle che scelgono di portare a termine la gravidanza c'è poco o nessun sostegno statale per ricostruire le speranze e i sogni che avevano per il futuro. Per altre, l'idea di dare alla luce un bambino a seguito di uno stupro è insopportabile. Tuttavia, una legge del 2008 che vieta l'aborto in ogni circostanza - anche per le minori che hanno subito uno stupro - ha lasciato donne e ragazze con poche alternative. Questo divieto, negando loro trattamenti salvavita, impedendo agli operatori sanitari di fornire cure mediche efficaci, contribuisce di fatto all'aumento della mortalità materna in tutto il paese.
Il governo ha l'obbligo di prevenire la violenza sessuale contro le ragazze in Nicaragua, di proteggere le giovani sopravvissute e di garantire che ricevano giustizia e riparazione.
Clara, 18 anni, attivista per i diritti di donne e ragazze
In Nicaragua, stupri e abusi sessuali sono molto numerosi e nella maggior parte dei casi le vittime sono donne molto giovani. Oltre i due terzi degli stupri denunciati tra il 1998 e il 2008 sono stati commessi ai danni di ragazze al di sotto dei 17 anni. La metà delle vittime aveva meno di 14 anni.
È difficile reperire informazioni sulle persone che hanno subito violenze sessuali. Molte ragazze sono intrappolate in situazioni di violenza senza una via d'uscita. Lo stigma che la violenza sessuale lascia comporta che spesso siano le sopravvissute e non gli autori dei reati a essere incolpati.
Per le ragazze che riescono a parlarne, la lotta per la giustizia può essere traumatica. I fallimenti e la scarsità di risorse del sistema giudiziario significano spesso mancanza di giustizia e libertà per gli aggressori. Molte donne che hanno subito uno stupro o un abuso sessuale rinunciano a proseguire nel caso perché i lunghi procedimenti legali sono troppo costosi e traumatici.
Il sostegno del governo alle giovani sopravvissute a uno stupro o a un abuso sessuale per ricostruire le loro vite è scarso o per non dire nullo. Le più fortunate trovano aiuto psicologico e legale nei centri e nei rifugi per donne e ragazze, ma questo non è sufficiente a garantire assistenza a tutte coloro che ne hanno bisogno.
Alcune giovani sopravvissute devono affrontare un ulteriore trauma perché scoprono di essere rimaste incinte a seguito dello stupro. Per quelle che scelgono di portare a termine la gravidanza c'è poco o nessun sostegno statale per ricostruire le speranze e i sogni che avevano per il futuro. Per altre, l'idea di dare alla luce un bambino a seguito di uno stupro è insopportabile. Tuttavia, una legge del 2008 che vieta l'aborto in ogni circostanza - anche per le minori che hanno subito uno stupro - ha lasciato donne e ragazze con poche alternative. Questo divieto, negando loro trattamenti salvavita, impedendo agli operatori sanitari di fornire cure mediche efficaci, contribuisce di fatto all'aumento della mortalità materna in tutto il paese.
Il governo ha l'obbligo di prevenire la violenza sessuale contro le ragazze in Nicaragua, di proteggere le giovani sopravvissute e di garantire che ricevano giustizia e riparazione.
President of Nicaragua:
Daniel Ortega Saavedra
Presidente de la República
Reparto El Carmen
Costado oeste del Parque El Carmen
Managua, NICARAGUA
Egregio presidente Ortega,
sono un simpatizzante di Amnesty International, l'Organizzazione internazionale che dal 1961 agisce in difesa dei diritti umani, ovunque nel mondo vengano violati.
Le scrivo per esprimere la mia profonda preoccupazione per il numero elevato di stupri e abusi sessuali nei confronti di ragazze, la maggior parte delle quali minori di 17 anni.
Le chiedo di sviluppare, con tutte le risorse disponibili, e di attuare un piano integrato nazionale per affrontare questo problema con la massima urgenza. Il piano deve comprendere misure per prevenire la violenza sessuale, proteggere le sopravvissute e garantire giustizia e risarcimento alle giovani vittime di stupri e abusi sessuali affinché possano ricostruire speranze e sogni.
Le misure di riabilitazione devono comprendere l'abrogazione della legge che considera reato ogni forma di aborto, in modo che le giovani ragazze rimaste incinte a seguito di uno stupro possano prendere le loro decisioni su come gestire le conseguenze di uno stupro senza dover temere di andare in carcere.
La ringrazio per la sua attenzione.
Daniel Ortega Saavedra
Presidente de la República
Reparto El Carmen
Costado oeste del Parque El Carmen
Managua, NICARAGUA
Egregio presidente Ortega,
sono un simpatizzante di Amnesty International, l'Organizzazione internazionale che dal 1961 agisce in difesa dei diritti umani, ovunque nel mondo vengano violati.
Le scrivo per esprimere la mia profonda preoccupazione per il numero elevato di stupri e abusi sessuali nei confronti di ragazze, la maggior parte delle quali minori di 17 anni.
Le chiedo di sviluppare, con tutte le risorse disponibili, e di attuare un piano integrato nazionale per affrontare questo problema con la massima urgenza. Il piano deve comprendere misure per prevenire la violenza sessuale, proteggere le sopravvissute e garantire giustizia e risarcimento alle giovani vittime di stupri e abusi sessuali affinché possano ricostruire speranze e sogni.
Le misure di riabilitazione devono comprendere l'abrogazione della legge che considera reato ogni forma di aborto, in modo che le giovani ragazze rimaste incinte a seguito di uno stupro possano prendere le loro decisioni su come gestire le conseguenze di uno stupro senza dover temere di andare in carcere.
La ringrazio per la sua attenzione.

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