mercoledì 5 gennaio 2011

Salvatore Borsellino: rompo con Di Pietro e l'IDV. Non sono coerenti, sono uguali a chi vogliono combattere.

Scritto da Gabriele Malatesta
Domenica 19 Dicembre 2010 09:58

Salvatore Borsellino contro l'Italia dei Valori. Il fratello di Paolo, il magistrato ucciso nella strage di Via D'Amelio a Palermo, una delle icone dell'Italia che resiste e lotta contro i poteri collusi con la criminalità organizzata, si è scagliato ieri sera a Bologna, contro il partito di Antonio Di Pietro. Borsellino, nel corso della serata organizzata dall'associazione di Luigi De Magistris, "InMovimento" e dedicata alla disobbedienza civile, ha definitivamente ribadito di aver rotto i rapporti con l'Idv. "Avevo aperto una linea di credito fiduciario con il partito di Di Pietro", ha detto il leader del movimento delle agende rosse, "ma ho sbagliato e la chiudo, perchè l'Idv ha tradito i valori ai quali fa riferimento, ha aperto le porte a quei vecchi politicanti che rappresentano il peggio della politica e continua a predicare principi che poi non rispetta. Ogni giorno", ha proseguito Borsellino, "giovani delle agende rosse mi chiamano per dirmi che vogliono uscire dall'Idv, che non ce la fanno più, che è impossibile restare dentro un partito di questo tipo, per cui", ha concluso, "è arrivato davvero il momento di rompere con chi non è coerente".

Pochi minuti è durato invece l'intervento di Sonia Alfano, protagonista con Luigi De Magistris, Gianni Vattimo e Carlo Vulpio di quella fiammata elettorale che nel 2009 alle Europee ha fatto toccare all'Idv lo straordinario risultato dell'8%. L'europarlamentare si è detta d'accordo con gli interventi che l'hanno preceduta che insistevano sulla necessità di una rottura "rivoluzionaria" sia pur pacifica, confermando che è arrivato il momento di cambiare, e pur sottolineando che certe realtà è impossibile riformarle dall'interno, non ha mai esplicitamente fatto riferimento all'Idv. La Alfano come Borsellino ha parlato dopo Don Alessandro Santoro, il sacerdote delle Piagge, a Firenze, sospeso dall'arcivescovo Betori per aver celebrato il matrimonio di una donna che era nata uomo e aveva cambiato sesso. Don Santoro nel suo breve intervento di apertura aveva dato il via ad una serata caratterizzata toni radicali e intransigenti, ammonendo che occorre rompere senza esitazione con quelle situazioni moralmente contraddittorie perchè altrimenti, ha sottolineato, alla fine si diventa collusi con esse.

Anche Luigi De Magistris come la Alfano non ha mai nominato l'Idv. L'ex pm di Why Not nel suo intervento non ha mai preso posizione sulla vicenda dei cosiddetti traditori, Razzi e Scilipoti, come aveva già fatto nei giorni scorsi chiedendo una cabina di regia sulle candidature, proposta respinta da Di Pietro. Ma di certo De Magistris, che in fondo era il padrone di casa, non ha mai nemmeno difeso il suo partito dalle forti critiche espresse da Salvatore Borsellino. Stamane l'europarlamentare napoletano ha tenuto una riunione organizzativa dell'associazione InMovimento, bocciando ogni tentativo dei militanti presenti di parlare dell'Idv, "non è questa la sede", ha ripetuto più volte, e in questo modo, ha confessato uno dei presenti, provocando una certa delusione. La gente accorsa a Bologna voleva sentirsi dire da De Magistris che era arrivato il momento di rompere gli indugi e di dare il via all'organizzazione dell'auspicata corrente nella quale la sinistra del partito vuole riconoscersi, soprattutto dopo i casi Scilipoti e Razzi, che hanno creato gravi danni all'immagine dell'Idv, e rivelato definitivamente il vero volto del partito costruito da Di Pietro. Ma ancora una volta De Magistris ha deluso le aspettative di tutti.

Gabriele Malatesta

http://www.iltribuno.com/articoli/201012/borsellino-e-la-alfano-contro-litalia-dei-valori.php

Nessun commento:

Posta un commento